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I dati dell'economia ligure - Note periodiche

In questa sezione è possibile consultare le più recenti analisi prodotte da Liguria Ricerche riguardo ai dati trimestrali e annuali di fonte ufficiale relativi ai principali aspetti dell'economia ligure e in confronto con altre realtà territoriali.

E' possibile visualizzare i grafici e le note di commento per tematica e/o per trimestre di riferimento e accedere

sia alla versione più recente delle analisi prodotte per ciascuna tematica, sia alle edizioni precedenti. Le analisi verranno periodicamente aggiornate con i dati progressivamente disponibili.

Occupati in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di disoccupazione in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di inattività in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
21 marzo 2022

Mercato del lavoro - I trimestre 2021

Tag: mercato del lavoro

 

I dati qui riportati fanno riferimento alla nuova serie storica pubblicata da Istat in data 11 marzo 2022, a seguito della revisione della Rilevazione sulle Forze Lavoro.


Le dinamiche del mercato del lavoro, sebbene ancora influenzate dalle perturbazioni indotte dall’emergenza sanitaria, risultano complessivamente migliori rispetto all’andamento rilevato per i contesti di riferimento.

Nel I trimestre 2021 la Liguria registra una diminuzione sia della forza lavoro (-0,3%, pari a circa 2 mila unità) che della popolazione inattiva (-1,1%, pari a circa 10 mila unità).

Per quanto riguarda la forza lavoro, diminuiscono gli occupati (-0,7%, ossia circa 4 mila unità in meno), ma aumentano le persone in cerca di occupazione (+3,5%, ossia circa 2 mila unità in più).

La dinamica negativa degli occupati si deve alla sola componente femminile (-4,5%, rispetto al +2,3% registrato dalla componente maschile); per quando riguarda i disoccupati, invece, si registra una situazione opposta, con l’incremento della componente femminile (+15,1%) e la diminuzione di quella maschile (-11,3%).

La flessione del numero di inattivi è ascrivibile alla categoria dei soggetti che non cercano lavoro e non sono disponibili a lavorare (-1,4%) e alle non forze lavoro (-2,0% per le non forze lavoro inferiori di 15 anni e -0,8% per le non forze lavoro over 64 anni). L’unico incremento della categoria si registra invece per le forze di lavoro potenziali (+0,3%).

Il livello dei tassi di riferimento colloca la Liguria, come d’abitudine, in una posizione intermedia tra le performance del Nord Ovest (migliori) e quelle dell’Italia nel suo complesso (peggiori).

In termini di dinamica, i tassi riferiti alla Liguria mostrano una leggera contrazione per il tasso di occupazione (-0,3 punti percentuali) e per il tasso di inattività (-0,1 punti percentuali) e un incremento per il tasso di disoccupazione (+0,4 punti percentuali). La riduzione del tasso di occupazione è concorde, ma decisamente meno intensa, con quella dei comparti territoriali di riferimento; medesimo discorso si rileva per il tasso di disoccupazione, il cui aumento si mostra meno intenso rispetto alla media del Nord e dell’Italia. Il calo del tasso di inattività, invece, si contrappone alla dinamica crescente rilevata nei territori di confronto.


Export Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Export UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Bilancia Commerciale Liguria e Italia (Export - Import; valori in milioni di euro)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
17 marzo 2022

Commercio estero - IV trimestre 2021

Tag: commercio estero

La dinamica tendenziale dell’export ligure per il quarto trimestre 2021 appare positiva: le esportazioni aumentano, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, del 7,6%, e le importazioni segnano un +139,6%. Si consideri che tali variazioni derivano dal confronto con il quarto trimestre del 2020, ancora parzialmente influenzato dalla situazione pandemica.

Nel IV trimestre 2021 le importazioni e le esportazioni liguri registrano trend differenti nei cinque continenti.

In termini di esportazioni, si registra un incremento dei flussi verso l’Europa e l’Oceania e altri territori (pari rispettivamente a +24,4% e a +22,4%). Nel trimestre esaminato, l’Europa rappresenta la destinazione preponderante dell’export ligure, con una quota pari al 48,9% dei flussi totali, motivo per cui l’incremento delle esportazioni registrato in questo continente ha un impatto significativo sul risultato complessivo regionale. Un decremento nei flussi si registra invece in Africa (-29,2%), in America (-3,9%) e in Asia (-4,5%).

In termini di destinazione, l’export ligure aumenta verso l’Unione Europea (+26,9%) e gli altri Paesi europei (+14,9%), verso il Medio Oriente (+92,3%), l’America settentrionale (+1,4%), l’Asia centrale (+31,5%) e il Medio Oriente (+71,9%) e verso l’Oceania e gli altri territori (+22,4%). Diminuisce, invece, verso le altre destinazioni.

L’incremento delle esportazioni regionali (+7,6%) è la sintesi degli aumenti registrati in tre delle quattro province liguri: +35,0% a Imperia, +12,0% a Savona e +6,2% a Genova. Solo nella provincia di Spezia si è invece registrato un decremento, pari al 6,1%.

Per quanto riguarda le categorie merceologiche, a livello regionale aumentano i flussi di export per i prodotti dell’agricoltura e pesca (+9,7%), per i prodotti manifatturieri (+6,0%) e per la categoria residuale «altro» (+42,1%). Una dinamica negativa si rileva invece per i minerali (-19,6%), influenzati negativamente dalle contrazioni registrate a Genova (-56,0%) e nella Spezia (-57,7%).

I flussi in import aumentano invece per tutti i mercati di origine.

L’incremento delle importazioni interessa tre delle quattro province liguri: +59,3% a Imperia, +80,0% a Savona, +226,5% a Genova. Nella Spezia si registra invece un decremento (-20,6%).

Anche in termini di categorie merceologiche si rileva un incremento generalizzato.  Aumentano le importazioni dei prodotti dell’agricoltura e pesca (+14,2%), nonostante le diminuzioni registrate a Savona e nella provincia della Spezia, e i manufatti (+175,0%), che corrispondono al 73,3% dell’import regionale. Anche i minerali e la categoria residuale «altro» presentano una dinamica tendenziale positiva registrando percentuali positive pari a +87,8% e +89,8%.

Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre, ossia il saldo tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni relativamente alle sole merci, resta negativa (-3,1 miliardi) e peggiora rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-333 milioni di euro). Sia le importazioni che le esportazioni regionali hanno sperimentato un incremento nel IV trimestre 2021; tuttavia, l’aumento più intenso delle importazioni (+139,6% rispetto al +7,6% delle esportazioni) ha portato ad un peggioramento tendenziale del saldo di bilancia commerciale regionale.


Imprese attive in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese attive per settore in Liguria e Italia nel IV trimestre 2021 (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese artigiane in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
28 febbraio 2022

Imprese - IV trimestre 2021

Tag: imprese

In Liguria, nel IV trimestre del 2021, si consolida la crescita iniziata nel primo trimestre dell’anno: lo stock di imprese, sia registrate che attive, segna un incremento pari allo 0,8% rispetto allo stesso trimestre del 2020, che risultava però ancora condizionato dalla stagione pandemica.

La ripresa regionale dello stock delle imprese registrate si pone in controtendenza rispetto all’andamento medio nazionale (che presenta una dinamica decrescente pari al -0,2%). Per le imprese attive, invece, la ripresa ligure presenta intensità maggiore rispetto alla media italiana.

A livello territoriale l’incremento delle imprese attive interessa tutte le province liguri, con intensità leggermente diverse: Imperia e La Spezia presentano la crescita più significativa (rispettivamente +1,4% e +1,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), seguite da Savona (+0,8%) e Genova (+0,6%).

A livello settoriale, in Liguria, le imprese attive diminuiscono nei seguenti settori: «Agricoltura» (-0,1%), «Industria in senso stretto» (-0,4%), «Commercio» (-0,8%), «Trasporti e magazzinaggio» (-1,4%).

Si rilevano incrementi, invece, per quanto riguarda i seguenti settori:

  • Costruzioni: +2,8%;
  • Servizi di alloggio e ristorazione: +0,4%;
  • Altri servizi alla persona: +1,3%;
  • Servizi alle imprese: +2,3%;
  • Categoria residuale "Altri settori": +34,4%.

Il numero delle imprese a carattere artigiano è in crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente: +1,1% per le imprese registrate e +1,2% per le attive. Per entrambi gli stock, l’incremento si contrappone alla variazione negativa rilevata a livello nazionale.

La dinamica positiva interessa tutte le province della regione. La dinamica di maggiore intensità si rileva ad Imperia, sia per imprese registrate (+2,0%) che per quelle attive (+2,2%).

In termini tendenziali, il tasso di artigianalità della regione aumenta leggermente, raggiungendo un valore pari al 26,9%. L’indicatore migliora nei settori «agricoltura», «industria manifatturiera» e «servizi di alloggio e ristorazione», rimane stabile nell’«industria in senso stretto», nel «commercio» e nella categoria residuale «altri settori», e si riduce in tutti i settori rimanenti.

Il settore del commercio registra un calo del numero delle imprese sia registrate (-0,5%) che attive (-0,8%). Per entrambi gli stock, la flessione regionale è più intensa di quella sperimentata a livello nazionale (-1,4% per le imprese registrate e -1,0% per le attive).

La dinamica negativa coinvolge, per entrambi gli stock, le province di Genova, La Spezia e Savona. Nella provincia di Imperia, invece, si registra una dinamica di crescita, pari a +0,4% per le imprese registrate e a +0,6% per le attive.

In termini sub-settoriali, le imprese attive operanti nel commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e motocicli) sperimentano la contrazione più intensa (-0,9%), seguite dalle imprese operanti nel commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e motocicli).

Nel IV trimestre del 2021, il numero di startup innovative in Liguria aumenta del 31,0% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Aumenta anche il rapporto delle startup innovative sul totale nazionale, sebbene solo leggermente.

Nello specifico, il numero di startup innovative della regione è pari a 245 unità (16° valore tra le regioni italiane). Oltre l’80% di esse è concentrato nella provincia di Genova, a cui seguono quella della Spezia, con il 7,8% delle unità complessive, quella di Savona con il 6,5% e quella Imperia, con il 5,3%.