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I dati dell'economia ligure - Note periodiche

In questa sezione è possibile consultare le più recenti analisi prodotte da Liguria Ricerche riguardo ai dati trimestrali e annuali di fonte ufficiale relativi ai principali aspetti dell'economia ligure e in confronto con altre realtà territoriali.

E' possibile visualizzare i grafici e le note di commento per tematica e/o per trimestre di riferimento e accedere

sia alla versione più recente delle analisi prodotte per ciascuna tematica, sia alle edizioni precedenti. Le analisi verranno periodicamente aggiornate con i dati progressivamente disponibili.

Export Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Export UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Bilancia Commerciale Liguria e Italia (Export - Import; valori in milioni di euro)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
21 ottobre 2024

Commercio estero - II trimestre 2024

Tag: commercio estero

 

I dati utilizzati nella presente nota sono provvisori (scaricati in data 11 settembre 2024)


La dinamica tendenziale dell’export ligure per il II trimestre 2024 appare negativa: le esportazioni diminuiscono del 33,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Anche le importazioni segnano una diminuzione, pari a -7,9%.

Nel II trimestre 2024 le esportazioni e le importazioni liguri registrano una diminuzione in tutti i continenti, con la sola eccezione delle esportazioni verso l’Europa e delle importazioni dall’Oceania e altri territori.

In termini di esportazioni le variazioni sono negative secondo le seguenti percentuali: Africa (-16,5%), America (-72,7%), Asia (-30,2%) e Oceania e altri territori (-11,9%). L’unica eccezione è rappresentata dai flussi verso l’Europa (+7,0%) la cui crescita compensa parzialmente le altre variazioni negative. Nel trimestre esaminato l’Europa rappresenta la destinazione più importante per l’export ligure, con una quota pari al 57,3% dei flussi totali.

In termini di destinazioni, l’export ligure diminuisce verso l’Africa settentrionale (-26,6%), l’America settentrionale (-84,2%), il Medio Oriente (-20,7%), l’Asia centrale (-66,9%), l’Asia orientale (-23,6%) e l’Oceania e altri territori (-11,9%).

La diminuzione delle esportazioni regionali (-33,6%) è la sintesi dei decrementi registrati nelle tre province di Imperia (-18,1%), Genova (-48,5%) e La Spezia (-21,5%). A Savona si registra invece una crescita dei flussi in uscita (+11,5%).

Per quanto riguarda le categorie merceologiche, a livello regionale è comune la diminuzione dei flussi di export. Il calo è influenzato maggiormente dal decremento dei prodotti manifatturieri (-36,1%), che rappresentano l’89% dei flussi in uscita del trimestre. Diminuiscono anche le esportazioni di minerali (-21,9%) e della categoria residuale «altro» (-5,3%); si rileva, inoltre, una leggera flessione dei prodotti dell’agricoltura e della pesca (-0,2%) e un azzeramento dei prodotti energetici (-100%).

I flussi in import diminuiscono dai seguenti mercati di origine: dall’Unione Europea (-16,7%), dagli altri Paesi africani (-6,9%), dall’America settentrionale (-9,8%) e dall’Asia, sia centrale (-49,6%) che orientale (-3,7%). Analizzando i cinque continenti, si registrano le seguenti variazioni: Europa (-13,1%), Africa (-1,1%), America (-5,5%) e Asia (-9,6%). Un incremento si osserva invece dall’Oceania e altri territori (+138%).

La diminuzione delle importazioni regionali (-7,9%) interessa tre delle quattro province liguri: si registra infatti un calo del 4,0% a Imperia, dello 0,6% a Savona e del 50,2% nella Spezia. Si osserva invece una crescita nella provincia di Genova (+3,5%).

In termini di categorie merceologiche si rileva un incremento nelle importazioni dei prodotti dell’agricoltura e della pesca (+7,9%) e nella categoria residuale «altro» (+2,0%). Nelle altre categorie si registrano le seguenti variazioni: Minerali (-15,5%), Prodotti manifatturieri (-4,2%).

Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre, ossia il saldo tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni relativamente alle sole merci, resta negativa (-1,2 miliardi di euro) e peggiora rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-343 milioni). La diminuzione delle importazioni regionali (-7,9%) è risultata meno intensa della contrazione delle esportazioni (-33,6%), portando ad un peggioramento tendenziale del saldo di bilancia commerciale regionale.


Occupati in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di disoccupazione in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di inattività in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
17 ottobre 2024

Mercato del lavoro - II trimestre 2024

Tag: mercato del lavoro

 

I dati qui riportati fanno riferimento alla nuova serie storica pubblicata da Istat a partire dall'11 marzo 2022, a seguito della revisione della Rilevazione sulle Forze Lavoro.


Il livello dei tassi di occupazione, disoccupazione e inattività colloca la Liguria, come d’abitudine, in una posizione intermedia tra le performance del Nord-Ovest (migliori) e quelle dell’Italia nel suo complesso (peggiori).

In termini di dinamica, i tassi riferiti alla Liguria mostrano una diminuzione per il tasso di occupazione (-1,2 punti percentuali) e per il tasso di disoccupazione (-0,2 punti percentuali) e un incremento per il tasso di inattività (+1,6 punti percentuali).

La diminuzione del tasso di occupazione è in contrasto con la crescita osservata nel Nord-Ovest e in Italia. La diminuzione del tasso di disoccupazione è invece concorde a quella dei contesti territoriali di riferimento, ma risulta di intensità inferiore. Il tasso di inattività, infine, presenta un incremento che risulta nuovamente in contrasto con le diminuzioni, seppur lievi, osservate in Italia e nel Nord-Ovest.

Nel II trimestre 2024 in Liguria le forze lavoro diminuiscono rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-17 mila unità, ossia -2,5%). Contemporaneamente si registra un aumento della popolazione inattiva (+2,6%, equivalente a circa 21 mila unità in più).

Per quanto riguarda la forza lavoro, diminuiscono sia gli occupati (-2,3%, ossia circa 15 mila unità in meno), sia le persone in cerca di occupazione (-5,7%, ossia circa 2 mila unità in meno).

Con riferimento alla popolazione inattiva, invece, si evidenzia un aumento delle persone che non cercano lavoro e non sono disponibili a lavorare (+16 mila unità, ossia +7,3%) e una diminuzione delle forze di lavoro potenziali (-1.000 unità, ossia -2,2%).

La dinamica negativa degli occupati (-2,3%) è influenzata maggiormente dalla componente femminile (-3,3%) e, in misura minore, dalla partizione maschile (-1,6%). A livello settoriale l’andamento negativo è riconducibile ai comparti dell’agricoltura (-20,4%) e dei servizi (-4,6%). All’interno del comparto dei servizi si registra un decremento del commercio e delle attività di alloggio e ristorazione (-13,8%). L’industria presenta invece una variazione positiva (+6,6%), influenzata anche dall’andamento delle costruzioni (+11,6%).

Risulta in aumento, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il numero degli occupati alle dipendenze (+1,6%). In questo caso l’incremento deriva in misura maggiore dalla crescita dell’occupazione maschile (+2,3% rispetto al +0,8% della partizione femminile). Il numero degli occupati alle indipendenze, invece, registra una diminuzione (-14,3%).

Per quanto riguarda i disoccupati, il decremento è riconducibile alla diminuzione di due categorie: disoccupati ex-occupati (-8,5%) e disoccupati senza esperienza di lavoro (-30,1%); aumentano invece i disoccupati ex-inattivi (+17,5%).


Imprese attive in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese attive per settore in Liguria e Italia nel I trimestre 2024 (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese artigiane in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
29 luglio 2024

Imprese - II trimestre 2024

Tag: imprese

In Liguria, nel II trimestre del 2024, si attenua il trend di contrazione iniziato nel I trimestre del 2022: nello specifico, gli stock delle imprese sia registrate che attive segnano entrambi una diminuzione solo lieve, pari a -0,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

La diminuzione regionale è concorde con l’andamento medio nazionale, ma meno intensa per entrambi gli stock. In Italia si osserva infatti una diminuzione dell’1,2% per le imprese registrate e dello 0,5% per quelle attive.

A livello territoriale la leggera riduzione delle imprese attive è attribuibile alle due province di Savona (-0,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente) e di Genova (-0,1%); a Imperia si rileva invece una lieve crescita rispetto al periodo di confronto (0,1%) rispetto al periodo di confronto e nella provincia della Spezia una crescita pari allo 0,6%.

A livello settoriale, in Liguria, le imprese attive diminuiscono nei seguenti settori: «Agricoltura» (-2,4%), «Industria in senso stretto» (-0,2%), «Commercio» (-1,9%), «Trasporti e magazzinaggio» (-0,8%), categoria residuale «Altri settori» (-10,3%).

Si rilevano invece incrementi per quanto riguarda i seguenti settori:

  • «Costruzioni»: +1,0%;
  • «Servizi di alloggio e ristorazione»: +0,9%;
  • «Altri servizi alla persona»: +0,9%;
  • «Servizi alle imprese»: +1,4%.

Il numero delle imprese a carattere artigiano è in aumento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (+0,2% per le imprese sia registrate che attive). Per entrambi gli stock, l’incremento si contrappone alla flessione nazionale (-0,8%).

La dinamica positiva interessa le province di Imperia, Savona e La Spezia, con riferimento ad entrambi gli stock considerati; a Genova si osserva invece una sostanziale stabilità in relazione ad entrambe le variabili.

In termini tendenziali, il tasso di artigianalità della regione rimane invariato, su un valore di 27,3%. L’indicatore aumenta nel settore «trasporti e magazzinaggio» e nella categoria residuale «altri settori», rimane invariato nei settori «industria in senso stretto», «costruzioni» e «commercio» e si riduce nei settori rimanenti.

Il settore del commercio registra un calo del numero delle imprese sia registrate che attive (rispettivamente -1,8% e -1,9%). La flessione regionale è meno intensa di quella osservata a livello nazionale per entrambi gli stock.

La dinamica negativa coinvolge, per entrambi gli stock, tutte le province della regione. Savona presenta le diminuzioni più intense sia per le imprese registrate che per le imprese attive.

In termini sub-settoriali, le imprese attive operanti nel commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e motocicli) sperimentano la contrazione più intensa (-2,1%).

Nel II trimestre 2024, il numero di startup innovative in Liguria aumenta dell’1,7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Aumenta anche la quota delle startup innovative sul totale nazionale (+0,17 punti percentuali).

Nello specifico, il numero di startup innovative della regione è pari a 242 unità (14° valore tra le regioni italiane). L’82,6% di esse è concentrato nella provincia di Genova, cui seguono, per intensità decrescente, La Spezia (6,2% delle unità complessive), Savona (5,8%) e Imperia (5,4%).

Anche il numero di PMI innovative, nel II trimestre 2024, aumenta in Liguria del 14,5% (+8 PMI innovative a Genova) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Cresce anche la quota delle PMI innovative sul totale nazionale (+0,03 punti percentuali).

Nello specifico, il numero di PMI innovative della regione è pari a 63 unità (11° valore tra le regioni italiane). Il 93,7% di esse è concentrato nella provincia di Genova, cui seguono, per intensità decrescente, La Spezia (4,8% delle unità complessive) e Savona (1,6%). Nella provincia di Imperia non si registra alcuna PMI innovativa.