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I dati dell'economia ligure - Note periodiche

In questa sezione è possibile consultare le più recenti analisi prodotte da Liguria Ricerche riguardo ai dati trimestrali e annuali di fonte ufficiale relativi ai principali aspetti dell'economia ligure e in confronto con altre realtà territoriali.

E' possibile visualizzare i grafici e le note di commento per tematica e/o per trimestre di riferimento e accedere

sia alla versione più recente delle analisi prodotte per ciascuna tematica, sia alle edizioni precedenti. Le analisi verranno periodicamente aggiornate con i dati progressivamente disponibili.

Imprese attive in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese attive per settore in Liguria e Italia nel I trimestre 2023 (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese artigiane in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
17 maggio 2023

Imprese - I trimestre 2023

Tag: imprese

In Liguria, nel I trimestre del 2023, continua il trend di decrescita iniziato nel I trimestre dello scorso anno, complici anche la guerra ed il caro energia: nello specifico, lo stock di imprese registrate segna una diminuzione dello 0,8% e le imprese attive calano dello 0,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

La diminuzione regionale è coerente con l’andamento medio nazionale, ma meno intensa in riferimento ad entrambi gli stock. Nello specifico, in Italia si registra una diminuzione dell’1,1% per le imprese registrate e dell’1,0% per quelle attive.

A livello territoriale, il decremento delle imprese attive si rileva nelle province di Genova, che presenta un calo dell’1,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, e di Savona (lieve calo dello 0,1%). Imperia e La Spezia registrano invece entrambe un incremento pari allo 0,5%.

A livello settoriale, in Liguria, le imprese attive diminuiscono nei seguenti settori: «Agricoltura» (-2,0%), «Industria in senso stretto» (-1,9%), «Commercio» (-2,5%), «Trasporti e magazzinaggio» (-2,2%), «Servizi di alloggio e ristorazione» (-0,5%).

Si rilevano invece incrementi per quanto riguarda i seguenti settori:

  • «Costruzioni»: +1,2%;
  • «Altri servizi alla persona»: +0,9%;
  • «Servizi alle imprese»: +0,7%;
  • categoria residuale «Altri settori»: +26,4%.

Il numero delle imprese a carattere artigiano è in aumento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (+0,5% per le imprese registrate e +0,6% per quelle attive). Per entrambi gli stock, l’incremento si contrappone alla flessione nazionale.

La dinamica positiva interessa tutte le province liguri, con riferimento ad entrambi gli stock considerati; Imperia registra la crescita più intensa in relazione ad entrambe le variabili, mentre a Genova si rileva l’incremento più lieve.

In termini tendenziali, il tasso di artigianalità della regione aumenta, raggiungendo un valore di 27,1%. L’indicatore aumenta nella maggior parte dei settori, rimane invariato nei settori «servizi di alloggio e ristorazione», «servizi alle imprese» e nella categoria residuale «altri settori» e si riduce nel settore «altri servizi alla persona».

Il settore del commercio registra un calo del numero delle imprese sia registrate che attive (rispettivamente -2,7% e -2,5%). La flessione regionale risulta sostanzialmente allineata al valore nazionale (-2,5% per le imprese registrate e -2,6% per le imprese attive).

La dinamica negativa coinvolge, per entrambi gli stock, tutte le province della regione. Genova presenta, in entrambi i casi, la dinamica negativa più intensa.

In termini sub-settoriali, le imprese attive operanti nel commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e motocicli) sperimentano la contrazione più intensa (-3,3%), seguite dalle imprese operanti nel commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e motocicli), dove la diminuzione è pari a -2,3%.

Nel I trimestre 2023, il numero di startup innovative in Liguria diminuisce del 9,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Diminuisce anche la quota delle startup innovative sul totale nazionale (-0,12 punti percentuali).

Nello specifico, il numero di startup innovative della regione è pari a 227 unità (16° valore tra le regioni italiane). L’81,1% di esse è concentrato nella provincia di Genova a cui seguono, per intensità decrescente, Savona (con 7,5% delle unità complessive), e Imperia e La Spezia (5,7% in entrambe).


Occupati in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di disoccupazione in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di inattività in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
19 aprile 2023

Mercato del lavoro - IV trimestre 2022

Tag: mercato del lavoro

 

I dati qui riportati fanno riferimento alla nuova serie storica pubblicata da Istat a partire dall'11 marzo 2022, a seguito della revisione della Rilevazione sulle Forze Lavoro.


Il livello dei tassi di occupazione, disoccupazione e inattività colloca la Liguria, come d’abitudine, in una posizione intermedia tra le performance del Nord Ovest (migliori) e quelle dell’Italia nel suo complesso (peggiori).

In termini di dinamica, i tassi riferiti alla Liguria mostrano un incremento per il tasso di occupazione (+2,2 punti percentuali) e un decremento per il tasso di disoccupazione (-3,0 punti percentuali) e di inattività (-0,1 punti percentuali).

L’incremento del tasso di occupazione risulta più intenso della variazione registrata nei due contesti territoriali di riferimento. Anche la decrescita del tasso di disoccupazione si configura come la più intensa delle tre aree considerate. Il tasso di inattività, infine, presenta la decrescita meno intensa rispetto ad Italia e Nord-Ovest.

Nel IV trimestre 2022 in Liguria le forze lavoro rimangono sostanzialmente stabili (-0,1%). Nel medesimo periodo si registra anche un calo della popolazione inattiva, pari a -0,6% ed equivalente a circa 5 mila unità in meno.

Per quanto riguarda la forza lavoro, aumentano gli occupati (+3,1%, ossia circa 19 mila unità in più) e diminuiscono le persone in cerca di occupazione (-36,0%, ossia circa 19 mila unità in meno).

Con riferimento alla popolazione inattiva, invece, si evidenzia un decremento delle forze di lavoro potenziali (-7 mila unità, ossia -16,9%) e una crescita delle persone che non cercano lavoro e non sono disponibili a lavorare (+5 mila unità, ossia +2,4%).

La dinamica positiva degli occupati (+3,1%) è trainata maggiormente dalla componente maschile (+5,3%), rispetto al più lieve incremento della partizione femminile (+0,5%). A livello settoriale, l’andamento positivo è riconducibile al comparto dei servizi e dell’industria, che registrano una variazione pari rispettivamente a +2,5% e a +7,4%. All’interno dei due comparti si registra, rispettivamente, un incremento del commercio e delle attività di alloggio e ristorazione (+4,9%) e delle costruzioni (+10,5%). L’agricoltura presenta invece una variazione negativa (-15,2%).

Risulta in crescita, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il numero degli occupati alle dipendenze (+7,7%). In questo caso l’incremento tendenziale risulta maggiormente omogeneo tra la componente maschile e quella femminile (+9,1% e +6,3% rispettivamente). In diminuzione, invece, il numero di occupati alle indipendenze (-9,5%).

Per quanto riguarda i disoccupati, il decremento è riconducibile alla diminuzione di tutte le categorie: disoccupati ex-occupati (-26,5%), disoccupati ex-inattivi (-37,7%) e disoccupati senza esperienza di lavoro (-53,5%).


Export Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Export UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Bilancia Commerciale Liguria e Italia (Export - Import; valori in milioni di euro)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
4 aprile 2023

Commercio estero - IV trimestre 2022

Tag: commercio estero

La dinamica tendenziale dell’export ligure per il quarto trimestre 2022 appare positiva: le esportazioni aumentano, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, del 50,9%. Le importazioni segnano invece una decrescita del 9,6%.

Nel trimestre esaminato le importazioni e le esportazioni liguri registrano variazioni differenti nei vari continenti.

In termini di esportazioni, i flussi verso l’America e l’Africa registrano i maggiori incrementi, pari rispettivamente a +205,1% e a +170,5%. L’America diviene la destinazione preponderante dell’export ligure, valendo per una quota pari al 39,7% dei flussi totali. Un incremento dei flussi si registra anche verso l’Oceania (+33,7%) e l’Europa (+13,7%). Per l’Asia si registra invece una diminuzione delle esportazioni (-17,0%).

In termini di destinazioni, l’export ligure aumenta verso tutte le destinazioni, con la sola eccezione dell’Asia, sia centrale che orientale (-29,6% e -19,3%), e del Medio Oriente (-11,3%). Tra le altre destinazioni, gli incrementi più significativi si registrano verso l’America settentrionale (+250,8%), l’Africa settentrionale (+211,0%) e gli altri Paesi africani (+107,7%).

L’incremento delle esportazioni regionali (+50,9%) è la sintesi degli andamenti positivi registrati da tutte le province liguri. Nello specifico a Genova si registra la crescita più significativa (+74,8%), seguita da Savona (+29,1%), La Spezia (+7,0%) e Imperia (+6,5%).

Per quanto riguarda le categorie merceologiche, a livello regionale i flussi di export aumentano secondo le seguenti percentuali: Prodotti dell’agricoltura e della pesca (+16,0%); Minerali (+19,2%); Prodotti manifatturieri (+52,1%); Categoria residuale «altro» (+69,2%).

I flussi in import diminuiscono per i beni provenienti dall’Europa e dall’Oceania (rispettivamente -49,6% e -28,8%) e aumentano per gli altri tre mercati di origine, con variazioni positive comprese tra il +111,4% dell’Africa e il +4,2% dell’Asia.

La diminuzione delle importazioni (-9,6%) deriva dal calo registrato nella provincia di Genova (-46,2%), che non riesce ad essere compensato dalla crescita registrata nelle altre tre province liguri: +25,9% a Imperia, +31,4% a Savona e +296,4% nella Spezia.

In termini di categorie merceologiche, si rileva un incremento delle importazioni dei prodotti dell’agricoltura e della pesca (+8,4%), dei minerali (+80,1%) e della categoria residuale «altro» (+54,6%). Per i manufatti si registra invece una contrazione del 39,2%.

Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre, ossia il saldo tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni relativamente alle sole merci, resta negativa (-1,7 miliardi di euro), ma migliora rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-3,1 miliardi). Le esportazioni regionali hanno sperimentato un incremento nel IV trimestre 2022, a fronte della diminuzione delle importazioni (rispettivamente, +50,9% e -9,6%) e questo ha portato al miglioramento tendenziale del saldo di bilancia commerciale regionale.