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I dati dell'economia ligure - Note periodiche

In questa sezione è possibile consultare le più recenti analisi prodotte da Liguria Ricerche riguardo ai dati trimestrali e annuali di fonte ufficiale relativi ai principali aspetti dell'economia ligure e in confronto con altre realtà territoriali.

E' possibile visualizzare i grafici e le note di commento per tematica e/o per trimestre di riferimento e accedere

sia alla versione più recente delle analisi prodotte per ciascuna tematica, sia alle edizioni precedenti. Le analisi verranno periodicamente aggiornate con i dati progressivamente disponibili.

Imprese attive in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese attive per settore in Liguria e Italia nel III trimestre 2023 (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese artigiane in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
10 novembre 2023

Imprese - III trimestre 2023

Tag: imprese

In Liguria, nel III trimestre del 2023, continua il trend di decrescita iniziato nel I trimestre dello scorso anno: nello specifico, lo stock di imprese registrate segna una diminuzione dell’1,6% e le imprese attive calano dello 0,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

La diminuzione regionale è concorde con l’andamento medio nazionale, ma più intensa per le imprese registrate. In Italia si osserva infatti una diminuzione dell’1,1% per le imprese registrate e dello 0,7% per quelle attive.

A livello territoriale il decremento delle imprese attive si rileva in tre province, con l’eccezione della Spezia. Savona e Genova presentano i cali più significativi (rispettivamente, -0,6% e -0,5% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), e ad esse segue Imperia (-0,1%). Nella Spezia si rileva invece una crescita dello 0,2%.

A livello settoriale, in Liguria, le imprese attive diminuiscono nei seguenti settori: «Agricoltura» (-2,5%), «Industria in senso stretto» (-0,9%), «Commercio» (-2,3%), «Trasporti e magazzinaggio» (-0,9%), «Servizi di alloggio e ristorazione» (-0,1%).

Si rilevano invece incrementi per quanto riguarda i seguenti settori:

  • «Costruzioni»: +1,0%
  • «Altri servizi alla persona»: +1,1%
  • «Servizi alle imprese»: +1,3%;
  • categoria residuale «Altri settori»: +3,0%.

Il numero delle imprese a carattere artigiano è in aumento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (+0,2% per le imprese sia registrate che attive). Per entrambi gli stock, l’incremento si contrappone alla flessione nazionale.

La dinamica positiva interessa le province di Imperia e La Spezia, con riferimento ad entrambi gli stock considerati; a Genova si osserva invece una leggera flessione in relazione ad entrambe le variabili (- 0,1%), mentre a Savona si rileva una contrazione dello 0,3%.

In termini tendenziali, il tasso di artigianalità della regione aumenta, raggiungendo un valore di 27,3%. L’indicatore aumenta nella maggior parte dei settori, rimane invariato nel settore «servizi di alloggio e ristorazione» e nella categoria residuale «altri settori» e si riduce nel settore «altri servizi alla persona».

Il settore del commercio registra un calo del numero delle imprese sia registrate che attive (rispettivamente -3,7% e -2,3%). La flessione regionale è più intensa di quella osservata a livello nazionale per le imprese registrate e allineata per quanto riguarda le imprese attive.

La dinamica negativa coinvolge, per entrambi gli stock, tutte le province della regione. Genova presenta la decrescita più intensa per le imprese registrate e La Spezia per le imprese attive.

In termini sub-settoriali, le imprese attive operanti nel commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e motocicli) sperimentano la contrazione più intensa (-2,7%), seguite dalle imprese operanti nel commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e motocicli), dove la diminuzione è pari a -2,0%.

Nel III trimestre 2023, il numero di startup innovative in Liguria diminuisce del 9,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Diminuisce anche la quota delle startup innovative sul totale nazionale (-0,06 punti percentuali).

Nello specifico, il numero di startup innovative della regione è pari a 231 unità (15° valore tra le regioni italiane). L’83,1% di esse è concentrato nella provincia di Genova, cui seguono, per intensità decrescente, Savona (con 6,5% delle unità complessive), Imperia (5,6%) e La Spezia (4,8%).

Al contrario, nel III trimestre 2023, il numero di PMI innovative in Liguria aumenta del 24,0% (+12 PMI innovative a Genova) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Cresce anche lievemente la quota delle PMI innovative sul totale nazionale (+0,24 punti percentuali).

Nello specifico, il numero di PMI innovative della regione è pari a 62 unità (11° valore tra le regioni italiane). Il 93,5% di esse è concentrato nella provincia di Genova a cui seguono, per intensità decrescente, La Spezia (4,8% delle unità complessive) e Savona (1,6%). Nella provincia di Imperia non si registra alcuna PMI innovativa.


Arrivi e presenze in Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Regione Liguria
Arrivi in Liguria - Composizione per provenienza
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Regione Liguria
Presenze in Liguria - Composizione per provenienza
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Regione Liguria
2 ottobre 2023

Turismo - II trimestre 2023

Tag: turismo

 

I dati qui riportati sono di fonte Regione Liguria. È stata scelta questa fonte per l’elaborazione delle note trimestrali per garantire la migliore tempestività del dato e l’approfondimento a livello provinciale. I dati qui utilizzati fanno riferimento al report scaricato in data 21 settembre 2023.


Nel II trimestre 2023 prosegue l’andamento positivo del settore turistico. Nello specifico, le variazioni tendenziali dei flussi turistici mostrano un aumento sia degli arrivi (+7,4%) sia delle presenze (+6,1%).

L’incremento dei flussi è ascrivibile esclusivamente alla componente straniera, per la quale si registra un aumento pari al 21,9% per gli arrivi e al 17,1% per le presenze. Le variazioni registrate dal turismo nazionale sono invece negative: -3,9% per gli arrivi e -2,6% per le presenze.

A livello locale, la dinamica complessiva è positiva in tutte le province liguri. L’intensità maggiore si registra nella provincia della Spezia (+14,7% per gli arrivi e +13,3% per le presenze). Nelle altre province, le variazioni degli arrivi e delle presenze sono pari rispettivamente a: +7,6% per gli arrivi e +5,7% per le presenze a Genova, +6,1% e +6,5% a Imperia e +2,2% e +1,9% a Savona.

Il settore alberghiero chiude il II trimestre del 2023 con risultati positivi in termini sia di arrivi (+5,8%) che di presenze (+3,9%).

La permanenza media è di 2,5 notti per cliente.

A livello territoriale la dinamica positiva interessa i flussi complessivi di tutte le province liguri. Nello specifico, La Spezia registra l’incremento di intensità maggiore in relazione sia agli arrivi (+12,9%) che alle presenze (+7,9%). Gli incrementi dei flussi turistici meno intensi si osservano invece a Savona (+1,3% per gli arrivi e +1,2% per le presenze).

Anche nel settore extra alberghiero si registrano risultati positivi, sebbene si tratti di valori assoluti più contenuti rispetto all’alberghiero. Nello specifico, gli arrivi aumentano del 10,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e le presenze del 9,7%. Per entrambe le componenti, la variazione percentuale positiva registrata dal settore extra alberghiero è superiore alla corrispettiva rilevata nel settore alberghiero.

Anche la permanenza media è più elevata di quella registrata per il settore alberghiero e risulta pari a 3,2 notti per ospite.

Tutte le province liguri sono interessate dall’incremento dei flussi turistici. La Spezia presenta nuovamente la crescita più significativa sia per gli arrivi (+16,2%) che per le presenze (+17,4%); a Savona si registrano invece le intensità di crescita inferiori.


Occupati in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di disoccupazione in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di inattività in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
19 settembre 2023

Mercato del lavoro - II trimestre 2023

Tag: mercato del lavoro

 

I dati qui riportati fanno riferimento alla nuova serie storica pubblicata da Istat a partire dall'11 marzo 2022, a seguito della revisione della Rilevazione sulle Forze Lavoro.


Il livello dei tassi di occupazione e disoccupazione colloca la Liguria, come d’abitudine, in una posizione intermedia tra le performance del Nord-Ovest (migliori) e quelle dell’Italia nel suo complesso (peggiori). Il tasso di inattività regionale è invece il più basso delle tre aree.

In termini di dinamica, i tassi riferiti alla Liguria mostrano un incremento per il tasso di occupazione (+1,7 punti percentuali) e un calo per il tasso di disoccupazione (-1,1 punti percentuali) e di inattività (-1,0 punti percentuali).

L’incremento del tasso di occupazione risulta più intenso della variazione registrata nei due contesti territoriali di riferimento. Anche la decrescita del tasso di disoccupazione e del tasso di inattività si configura come la più intensa delle tre aree considerate.

Nel II trimestre 2023 in Liguria le forze lavoro aumentano rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+ 10 mila unità, ossia +1,5%). Contemporaneamente si registra un calo della popolazione inattiva (-1,8%, equivalente a circa 14 mila unità in meno).

Per quanto riguarda la forza lavoro, aumentano gli occupati (+2,7%, ossia circa 17 mila unità in più) e diminuiscono le persone in cerca di occupazione (-13,8%, ossia circa 7 mila unità in meno).

Con riferimento alla popolazione inattiva, invece, si evidenzia una diminuzione sia delle forze di lavoro potenziali (-8 mila unità, ossia -23,0%) sia delle persone che non cercano lavoro e non sono disponibili a lavorare (-1.000 unità, ossia -0,3%).

La dinamica positiva degli occupati (+2,7%) è trainata maggiormente dalla componente femminile (+5,8%), rispetto al più lieve incremento della partizione maschile (+0,3%). A livello settoriale l’andamento positivo è riconducibile al comparto dell’industria e dei servizi, che registrano variazioni pari rispettivamente a +7,3% e a +2,4%. All’interno dei due comparti si registra però un decremento delle costruzioni (-12,9%) e del commercio e delle attività di alloggio e ristorazione (-1,0%). Anche l’agricoltura presenta una variazione negativa (-47,2%).

Risulta in lieve diminuzione, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il numero degli occupati alle dipendenze (-0,1%). La decrescita è imputabile alla componente maschile (-0,8%) mentre la partizione femminile presenta un incremento (+0,7%). Il numero degli occupati alle indipendenze presenta invece una crescita del 12,1%.

Per quanto riguarda i disoccupati, il decremento è riconducibile alla diminuzione dei disoccupati ex-occupati (-25,7%). Aumentano invece i disoccupati ex-inattivi (+12,9%) e i disoccupati senza esperienze di lavoro (+2,2%).